Un protocollo di marketing in 7 punti per aiutare i ristoratori a guardare oltre le restrizioni imposte dal Governo, causa Coronavirus. Si tratta di un vero e proprio vademecum proposto ai ristoratori italiani per affrontare le difficoltà del periodo pandemico, ideato dall’agenzia RistoratoreTop così da trasformare la crisi in un momento di crescita. In primis, l’invito è a delegare al personale compiti, anche difficili, e renderlo partecipe delle attività e del loro avanzamento, cercando di mantenere un forte spirito di squadra. In tempi di crisi, poi, è necessaria la contrattazione delle principali voci di costo con i fornitori, proponendo loro un accordo chiaro e scritto per dilazionare i pagamenti e definire un piano di rientro. Altrettanto importante è rivedere i food cost, “ingegnerizzare” il menu per calcolare quali sono i piatti più profittevoli e creare una carta più leggera e snella per le consegne a domicilio e per l’asporto. Rivedere i turni di tutti e, se necessario, accedere agli ammortizzatori sociali. Terzo aspetto da tener presente è quello di stilare o perfezionare la lista clienti. Un vero e proprio database, da costruire attraverso i social, i form da compilare in loco, le telefonate per ordinare o prenotare, le automazioni di software gestionali. Occorre trasformarsi in una “Grey Kitchen”, un locale insomma aperto al pubblico fino all’orario consentito che, parallelamente, sfrutta il canale delle consegne a domicilio e l’asporto utilizzando il più possibile la propria lista clienti e il delivery interno. Sicuramente poi è il momento di accendere campagne di acquisizione online che trovino clienti al posto del ristoratore, per non spegnerle più. Sui social e sui motori di ricerca è necessario investire quanto più possibile perché le campagne funzionino. In ultimo, ma non meno essenziale, stupire i clienti che è tanto difficile diventa cruciale, per guadagnarsi il passaparola. Oltre ovviamente a fidelizzarli con contenuti utili e interessanti circa il proprio locale.

Giovanni Rotolo

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